Un famoso scrittore (Simon Sinek) sostiene che se si vuole far bene una cosa e portare a casa il proprio obiettivo non si può trascendere il proprio WHY, ovvero conoscere il “perché lo stiamo facendo?”.

Sembra la domanda più banale a cui rispondere; se compiamo volontariamente un’azione diamo per scontato di conoscere la motivazione che ci spinge a compierla, ma a volte serve prendersi un momento e fare una piccola autoanalisi, che spesso ci conduce ad esiti ovvi, altre volte magari ci chiede di cambiare l’ottica attraverso la quale guardiamo ciò che facciamo e ciò che siamo.

Bene! Quindi la domanda più spontanea è: perché ho deciso di aprire un “blog” (non vi aspettate niente di troppo serio ndr) sul sito della mia Scuola di tiro?

Semplice e chiara, come la riposta: voglio sì far conoscere la mia vita da tiratore, ma soprattutto ciò che ho fatto negli ultimi 7 dei 15 anni passati in pedana, ovvero allenare, mettendo nero su bianco esperienze, opinioni e consigli costruiti nel tempo.

Ok… allora nasce quasi scontata la seconda domanda, che sicuramente mi mette più in difficoltà nel rispondere: perché allenare?

Da che mi ricordi non mi sono mai sottratto, anche quando ero agli inizi della mia attività agonistica, nel fornire qualche consiglio a chi mi chiedesse un feedback; ma dai consigli ad allenare uno o più atleti c’è una discreta differenza.

Devo dire che è stato un’evoluzione naturale e assolutamente compatibile con la vita da atleta (per di più professionista), ma ciò che mi ha spinto a creare una squadra e poi una vera e propria Scuola di tiro è sempre stato il bisogno che sentivo di rimettere in circolo tutto ciò che la “fortuna” di praticare questo sport di professione mi ha concesso di imparare.
Solo un piccolo inciso: con “fortuna” tra virgolette voglio condensare in un termine improprio gli anni di sacrifici, le ore in poligono a casa e all’estero, le amicizie e le relazioni che non ho mai potuto coltivare, le delusioni e i soldi spesi in nome di una passione e poter così ambire ad una vita da atleta militare.

Il “Give back” è un concetto che permea la cultura anglosassone, ovvero a fine carriera ridare indietro, rimettere in circolo nella propria comunità ciò che si è imparato negli anni.
Ho fatto mio questo concetto, tagliando un po’ sui tempi, e ho sempre considerato come fine a se stesso e inutile tutto ciò imparato negli anni qualora non venisse trasmesso poi a ad altre persone.
Vincere delle medaglie, gareggiare in competizioni importanti, fare degli ottimi punteggi rischia di essere completamente inutile se al termine della mia carriera non sia riuscito a trasmettere i mattoncini che mi hanno permesso di costruirmi come tiratore a quante più persone possibile.

Forse allora è questa la vera ragione che mi ha spinto ad intraprendere la carriera da allenatore prima, fondare una Scuola di tiro e aprire questa pagina poi, trasmettere conoscenze, creare cultura.

Creare cultura, o meglio “Create Culture” (in inglese) è quello che vedete scritto un pò ovunque su questo sito e sotto il logo di Shooting Academy; non è uno slogan da sbandierare, è il nostro motto, il nostro modo di essere, ciò che ci guida nelle scelte, il nostro WHY.

Ecco, l’abbiamo trovato.

Possiamo iniziare.